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Formazione continua nei settori secondario e terziario

La Regione del Veneto sostiene i processi di formazione aziendale continua attraverso le risorse stanziate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a valere sulla legge 236/93 art. 9 e sulla legge 53/00 art. 6.

Formazione Individuale Continua
Formazione aziendale L. 236/93
Formazione aziendale L. 53/93

Formazione Individuale Continua
La Regione del Veneto, attraverso l’utilizzo di proprie risorse e di fondi nazionali, finanzia progetti di aggiornamento e riqualificazione professionale presentati dai lavoratori dipendenti e autonomi.

Per chi?I fondi sono destinati a lavoratori dipendenti, autonomi e titolari di contratti di collaborazione coordinata e continuativa, e permettono di frequentare attività di formazione selezionate attraverso un catalogo appositamente costituito dalla Regione, e nel quale gli Enti di formazione pubblicano la loro offerta formativa. Il catalogo comprende percorsi di aggiornamento professionale (di durata inferiore a 160 ore) e di riqualificazione/specializzazione (di durata pari o superiore a 160 ore).

Come?
I lavoratori interessati possono presentare in qualunque momento la richiesta di finanziamento nel periodo 5 aprile-5 dicembre 2005 presso gli sportelli (U.R.P. situati presso tutti i capoluoghi di Provincia, Direzione Regionale Lavoro a Mestre e Fondazione CUOA ad Altavilla Vicentina).
La scelta dei percorsi di aggiornamento professionale è collegata ad un sistema per l’autodiagnosi dei fabbisogni formativi, che suggerisce le aree di competenza su cui intervenire.
Le caratteristiche del dispositivo sono state definite con D.G.R. n. 4509 del 29.12.2004.

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La Formazione Aziendale L. 236/93
La Legge 236/93, art 9 c. 3, finanzia piani di formazione aziendale, territoriale e settoriale presentati dalle aziende in accordo con le parti sociali.
Lo scopo è quello di favorire i processi di riqualificazione e aggiornamento del personale e di diffondere la prassi della formazione continua, in particolare nelle piccole e medie imprese.

A chi si rivolge:
I progetti di formazione, che possono essere aziendali, pluriaziendali, territoriali o settoriali, sono rivolti ai lavoratori dipendenti e titolari di contratti di collaborazione coordinata e continuativa delle aziende assoggettate al contributo contro la disoccupazione involontaria (ex L. 160/75).

Come:
Per il 2005, l'attività di formazione aziendale finanziata ai sensi della L. 236/93 verrà gestita secondo il modello della formazione continua a voucher già utilizzato negli anni precedenti per le iniziative di formazione individuale.
Le aziende interessate possono presentare in qualunque momento la richiesta di finanziamento nel periodo 5 aprile-5 dicembre 2005 presso gli sportelli (U.R.P. situati presso tutti i capoluoghi di Provincia, Direzione Lavoro a Mestre e Fondazione CUOA ad Altavilla Vicentina).

L’offerta formativa è disponibile attraverso un catalogo appositamente costituito dalla Regione, nel quale gli Enti di formazione pubblicano la loro offerta formativa. Il catalogo comprende percorsi di aggiornamento professionale (di durata inferiore a 160 ore) e di riqualificazione/specializzazione (di durata pari o superiore a 160 ore).

La scelta dei percorsi di aggiornamento professionale è collegata ad un sistema per l’autodiagnosi dei fabbisogni formativi, che suggerisce le aree di competenza su cui intervenire.
Le disposizioni riferite all'annualità 2005 sono state approvate con D.G.R. 4509 del 29.12.2004.

Per ulteriori informazioni visitare il sito www.formazione.individuale.it.

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Formazione aziendale L. 53/00
L’art. 6 della Legge 8 marzo 2000 n. 53 riconosce il diritto del lavoratore al congedo per la partecipazione ad attività di formazione, prevedendo il finanziamento di:

  • Progetti elaborati sulla base di accordi contrattuali tra imprese e organizzazioni sindacali, che prevedano quote di riduzione dell’orario di lavoro;
  • Progetti presentati direttamente dai singoli lavoratori.

Dopo una prima fase sperimentale, con la D.G.R. n. 706 del 4 marzo 2005 la Giunta Regionale ha approvato la “Direttiva” che disciplina le modalità di accesso, anche per il 2005, ai finanziamenti per la realizzazione di progetti formativi secondo le seguenti tipologie:

  1. Progetti di formazione per il reinserimento dei lavoratori/lavoratrici durante e dopo il periodo di congedo;
  2. Progetti che consentano la sostituzione del lavoratore/lavoratrice che benefici del periodo di astensione obbligatoria o dei congedi parentali, con altro lavoratore/lavoratrice;
  3. Progetti di formazione finalizzati all'attuazione di forme di lavoro flessibile

Tali tipologie progettuali si ripartiscono in:

  • Progetti presentati sulla base di accordi sindacali, tra l’impresa e le OO.SS., in adesione al "protocollo di indirizzi per l'attuazione nella Regione del Veneto dell'art. 6 della Legge 53/2000" approvato dalla Commissione Regionale di Concertazione tra le Parti Sociali, che prevedano riduzioni di orario di lavoro da destinare alla formazione,
  • Progetti Pilota, sempre con accordi sindacali in adesione al "protocollo di indirizzi" e sottoscritti: dall'impresa, dalla RSU o da una OO.SS. territoriale e da una Associazione Datoriale regionale o provinciale.

I progetti devono essere rivolti esclusivamente ai lavoratori/lavoratrici occupati presso imprese localizzate sul territorio veneto e coinvolgere almeno un lavoratore/lavoratrice che consenta la realizzazione di almeno una delle tipologie progettuali previste. Inoltre, il 20% dei partecipanti deve avere bassa scolarità.
La durata dell'attività non deve essere inferiore a 24 ore e queste possono essere svolte per un massimo del 40% (60% per i progetti pilota) fuori orario di servizio in luogo della compensazione di orario (c.d. banca delle ore) o del pagamento dello straordinario.

I progetti di formazione aziendale possono essere presentati:

  • dalle imprese i cui dipendenti siano destinatari delle attività formative;
  • gli enti accreditati per l'ambito della formazione continua nella Regione del Veneto o in altre Regioni o Province autonome.
La presentazione dei progetti avviene su apertura di appositi bandi.

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