I Servizi per l'Impiego

Con il DLGS 469/97 molte funzioni e competenze in materia di lavoro sono passate dallo Stato alle Regioni e alle Province. Alle Regioni è affidata la funzione di governo e indirizzo del mercato del lavoro, mentre alle Province, la gestione dei Servizi per l’impiego (SPI) attraverso le strutture dei Centri per l’impiego (CPI), gli ex uffici di collocamento.
In questi Centri oltre ai servizi tradizionali di accertamento dello stato di disoccupazione, di certificazione dello stesso, tenuta delle liste di mobilità, sono stati introdotti tutta una serie di servizi innovativi che vanno dall’accompagnamento al lavoro, all’orientamento sia formativo che professionale, alla mediazione tra domanda e offerta di lavoro, ai servizi rivolti alle imprese, al collocamento mirato dei disabili.
Nel Veneto vi sono 40 Centri per l’Impiego, che offrono tutti i servizi sopra descritti.
A chi si presenta per la prima volta o dopo aver cessato un rapporto di lavoro, sarà riconosciuto lo stato di disoccupato, in presenza dei seguenti requisiti:

• Assenza di attività lavorativa, dipendente o autonomo;
• Disponibilità immediata all’impiego;
• Ricerca attiva di lavoro.

Con gli operatori del Centro per l’impiego stipulerà un “patto di servizio”, con la possibilità di usufruire di tutti i servizi offerti per una sua rapida collocazione nel mercato del lavoro. Nel caso non si ottenga questo risultato, assieme agli incaricati dei CPI, si concorderà un “Piano di azione individuale” (PAI), per giungere al termine di un percorso, che può prevedere anche degli interventi formativi, di stage, o tirocinio, un adeguato inserimento lavorativo dell’utente – cliente.
Nel PAI sono contenuti reciproci impegni, sia da parte del servizio che da parte del disoccupato. Se l’utente non rispetta gli impegni assunti, non risponde alle convocazioni, rifiuta una congrua proposta di lavoro perde lo stato di disoccupazione e quindi anche l’anzianità maturata e la possibilità di giungere ad una rapido inserimento lavorativo.